Il presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro interviene sul caso di cyberspionaggio affermando che quanto successo sarebbe solo “la punta dell’iceberg di una fragilità del sistema che abbiamo avuto anche modo di segnalare negli anni scorsi”. Secondo il garante per la Privacy, considerata la dimensione in cui viviamo con continui scambi di informazione e una società digitale sempre più avanzata, “i presidi di sicurezza sono infinitamente inadeguati rispetto ai rischi che tendenzialmente crescono tutti gli anni”. Gli attacchi informatici, infatti, sono cresciuti del 30% secondo Soro.

A rischio i cittadini e le infrastrutture di Stato – Soro spiega come sia cambiata la realtà digitale e, di conseguenza, il pericolo di attacchi: “Mentre prima i rischi venivano dalle rapine in banca o dal furto di gioielli oggi avvengono attraverso il furto di informazioni di dati. Ma i dati sono le nostre persone e quindi siamo a rischio noi cittadini e sono a rischio le infrastrutture dello Stato”.