Il Garante privacy ha vietato al Comune l’ulteriore diffusione sul sito web istituzionale delle graduatorie di persone invalide o in stato di disagio e  che hanno usufruito di esenzioni o riduzioni della tassa sui rifiuti 2015 [doc. web n. 8576011].

L’Autorità, intervenuta a seguito di una segnalazione, ha accertato che due graduatorie, consultabili e scaricabili liberamente da alcuni link presenti sul sito  del Comune, riportavano in chiaro dati e informazioni personali di 3447 persone, ordinati in base alla situazione e economica. In particolare,  nel primo elenco erano indicati il nome e cognome, la data di nascita, il codice fiscale, il numero dei componenti del nucleo familiare di 3269 persone con reddito Isee familiare fino a 8mila euro, nel secondo elenco, erano riportati gli stessi dati personali di altre 178 persone invalide al cento per cento e con Isee fino a 10mila euro.

Con il provvedimento inibitorio il Garante, in base al Codice privacy e alla normativa sulla trasparenza, ha ritenuto illecito il trattamento messo in atto dal Comune e ha vietato l’ulteriore diffusione dei dati sullo stato di salute e delle informazioni sulle situazioni di disagio economico e sociale dei beneficiari.

(Fonte Garante Privacy)