Multa di mezzo milione di euro
L’Autorità di Controllo olandese (Autoriteit Persoonsgegevens, AP), in gennaio 2022, ha sanzionato per euro 525.000,00 la casa editrice DPG Media Magazines B.V., per aver strutturato un processo in funzione del quale veniva richiesto, agli interessati che esercitavano i propri diritti, copia del documento d’identità al fine di identificare l’interessato.
Accesso ai dati non facilmente accessibile
Ai clienti della DPG Media che volevano sapere quali erano le informazioni che l’editore raccoglieva su di loro (accesso ai dati), era sempre richiesto di inviare la loro carta d’identità in formato digitale, perfino nel caso in cui volessero annullare o modificare il loro abbonamento.
Secondo l’Autorità di Controllo olandese la richiesta sistematica del documento d’identità, in caso di esercizio dei diritti da parte dell’interessato, solleverebbe “ostacoli inutili all’esecuzione dei diritti riconosciuti dal GDPR”, mentre i clienti dovrebbero poter esercitare i propri diritti in modo “facilmente accessibile”.
Secondo l’articolo 12 del Gdpr, i clienti dovrebbero poter esercitare i propri diritti in modo “facilmente accessibile”, e da parte sua il “titolare del trattamento agevola l’esercizio dei diritti dell’interessato”, senza creare ostacoli inutili agli interessati all’esercizio dei suoi diritti.
Misure di sicurezza
Inoltre, nel comunicato in cui rende noto la sanzione comminata alla società editoriale, la vice presidente dell’autorità, Monique Verdier, ha rimarcato che gli utenti “non dovrebbero mai temere che le copie dei loro dati finiscano nelle mani sbagliate a causa di un attacco ransomware o di altre violazioni dei dati. Ciò può portare a frodi di identità e avere gravi conseguenze per le persone dietro questi dati personali“.
Oltretutto, qualora la richiesta della copia di un documento di identità dell’editore fosse stata consentita, questa procedura avrebbe richiesto una attenzione a misure tecniche e organizzative in conformità all’art.32 del GDPR.
Fonte: DPA fines DPG Media for unnecessarily requesting copies of identity documents