Via libera del Garante privacy  a un sistema di geolocalizzazione satellitare dei veicoli della polizia municipale  che opera  nei territori di alcuni comuni aderenti a una convenzione  per la gestione associata del servizio [doc. web n. 8576577].

Scopo della localizzazione sarà quello di garantire la sicurezza e l’incolumità del personale e di ottimizzare l’impiego di operatori e veicoli della polizia municipale. Il sistema, sottoposto al vaglio dell’Autorità, sarà utile anche a rilevazioni di tipo statistico  e di rendicontazione del servizio.

I dati, che appariranno in tempo reale su un monitor presso la centrale operativa, saranno visualizzabili esclusivamente dal responsabile del servizio o da un suo delegato per localizzare la posizione dei veicoli e, se necessario, identificare l’operatore al solo scopo di coordinare in modo più efficiente il servizio o gestire eventuali situazioni di criticità o emergenza.

I dati relativi al tempo di permanenza e ai chilometri percorsi in una determinata area saranno conservati per un periodo massimo di trenta giorni ai fini della rendicontazione. Le informazioni riferite ai dipendenti impiegati nel servizio, mai direttamente identificati e comunque non più identificabili a fine turno, “a fine giornata”, il Comune ha assicurato che il sistema prevede la rimozione delle tabelle di presa in carico dei veicoli, in modo da non permettere l’ulteriore identificabilità degli operatori, in relazione ai dati di localizzazione memorizzati:, non saranno utilizzate per finalità più strettamente legate alla gestione del rapporto di lavoro, quali la verifica della presenza in servizio, la commisurazione dell’orario di lavoro o per finalità disciplinari.

Il Garante, tenuto conto dalla particolare natura dell’attività di polizia locale e delle cautele proposte dal titolare a tutela degli interessati, ha ritenuto lecito, pertinente e non eccedente il trattamento dei dati personali mediante il sistema anche in considerazione del fatto che prima della sua installazione ciascun Comune aderente alla Convenzione acquisirà l’autorizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche socialiDirezione territoriale del lavoro, in conformità alla disciplina in materia di controllo a distanza dei lavoratori.

Il Garante ha inoltre  previsto specifiche misure di sicurezza come la configurazione del sistema, in modo tale da consentire solo accessi autorizzati  tramite assegnazione di credenziali di autenticazione differenziate e limitando i profili autorizzati alla modifica e all’estrazione dei dati. Inoltre, il titolare dovrà fornire agli interessati:

un’informativa comprensiva di tutti gli elementi contenuti nell’articolo 13 del Codice  e a rendere chiaramente riconoscibili agli interessati i trattamenti che intende effettuare (art. 11, comma 1, lett. a), del Codice;

predisporre misure al fine di garantire agli interessati l’esercizio dei diritti previsti dagli articoli 7 e seguenti del Codice;

effettuare la notificazione al Garante ai sensi degli articoli 37 e ss., qualora il trattamento abbia effettivamente inizio prima del 25 maggio 2018 (tenendo conto che tale adempimento non sarà più dovuto in data successiva al 25 maggio p.v.).

 

(Fonte Garante Privacy)